Biohacking e microbiota

Avete già sentito parlare di biohacking e biohackers? 

In realtà lo siamo tutti, noi che cerchiamo di migliore la nostra salute, tutti noi che cerchiamo di nutrire il nostro corpo e la nostra anima con i gesti quotidiani che vanno dall’alimentazione alla meditazione. 

Il termine biohacking nasce dall’unione della parola biologia con “hacker”, sottintendendo che la biologia è un software e noi siamo coloro che possono modificare e ri-programmare le nostre cellule. 

Sembra un argomento da fantasy tecnologico in realtà rappresenta un mondo di azioni che noi quotidianamente possiamo fare per arrivare a bypassare processi degenerativi e infiammatori che portano all’invecchiamento precoce e dunque alle patologie. 

I biohackers lavorano molto sulla nutrizione e sulla cura del nostro pool di amati microbi; questi devono essere nutriti correttamente perché ci aiutino a immagazzinare più energia possibile dal cibo, per potere vivere le giornate a pieno regime, per aumentare le performances sportive e in ultimo favorendo il corretto riposo dopo una giornata di utilizzo delle nostre risorse energetiche. 

Svegliarsi la mattina con la stanchezza, avere la mente offuscata dopo i pasti, avere  stomaco e pancia gonfi è sintomo di scarsa funzionalità del nostro microbiota. 

Questo comporta cattiva digestione e dunque malassorbimento. La mancanza di vitamine che dovrebbero essere prodotte dal nostro microbiota rende poco performanti le nostre attività lavorative e sportive. Tossine e microrganismi patogeni cominciano a colonizzare il nostro corpo, indebolendo il sistema immunitario. A lungo andare accumuliamo sempre più stanchezza e nessun riposo sarà mai ristoratore, anzi avremo notti tormentate e risvegli faticosi. 

Cosa si può fare per uscire da questo circolo vizioso? Sicuramente alimentarsi nella maniera corretta sarà il primo passo, ma senza un aiuto per ripulire dai parassiti intestinali e dalle loro tossine, la dieta non potrà fare la sua parte e noi ci troveremmo a dovere cambiare periodicamente alimentazione, oppure frustrati a ricadere nel desiderio incontrollabile di cibi che più ci compiacciono mentalmente ma che in realtà nutrono i nostri grossi parassiti. 

La biorisonanza ci offre un aiuto in questo senso, per accorciare i tempi di ripresa e aiutarci ad hackerare il processo di invecchiamento precoce. 

I trattamenti di biorisonanza lavorano in profondità; spesso i pazienti riportano come primissime impressioni positive un miglioramento dell’aspetto della loro pelle, oltre ad una maggiore energia. Le sedute di risonanza rappresentano il lavoro di pulizia profonda del nostro microbiota, mentre l’alimentazione ha il compito di nutrire noi e i nostri microbi buoni. 

Spesso la gemmoterapia, floriterapia e la fitoterapia completano il lavoro per assicurare tempi di ripresa più veloci e cambiamenti più consapevoli. 

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