I papilloma virus umani (HPV) sono un gruppo di virus a DNA a doppio filamento noti per essere coinvolti nell’endometriosi ma soprattutto per essere la causa principale del cancro del collo dell’utero.
Inoltre, è stato dimostrato il loro ruolo nei tumori della pelle non melanoma, nel tumore della testa e del collo (HNC) e nello sviluppo di altre neoplasie anogenitali.
La prevalenza degli HNC HPV-correlati, in particolare dei tumori orofaringei, è in rapido aumento. Un’infezione persistente da HR-HPV altera diversi processi cellulari coinvolti nella proliferazione cellulare, nell’apoptosi, nell’evasione immunitaria, nell’instabilità genomica e nella trasformazione.
L’evidenza cumulativa di studi scientifici passati indica che le proteine dell’HR-HPV sono associate allo stress ossidativo (OS) ed è stato proposto come fattore di rischio per lo sviluppo del cancro.
Lo stress ossidativo (OS) si genera quando si verifica uno squilibrio nello stato redox a causa della deregolazione dei sistemi ossidanti e antiossidanti che, a sua volta, promuove il danneggiamento di DNA, proteine e lipidi, consentendo l’accumulo di mutazioni e l’instabilità del genoma.

Pertanto, nonostante il successo dell’avvento dei vaccini originariamente autorizzati per la prevenzione del cancro cervicale, il carico di HPV è ancora molto elevato.
Esistono diverse strade percorribili per ostacolare la crescita indisturbata del virus e bloccare i danni che questo può produrre.
Ridurre attraverso la biorisonanza attività virale, intervenire con una corretta alimentazione ed integrazione antiossidante.
Si può indurre l’autofagia attraverso il digiuno e/o l’alimentazione. L’autofagia è la via cellulare fisiologica che consente di rimuovere, degradare e riciclare organelli, proteine e lipidi danneggiati nei vacuoli lisosomiali.
Oltre a questa funzione di spazzino, l’autofagia svolge un ruolo fondamentale durante le infezioni virali e i tumori.
Recentemente, è emerso chiaramente un legame tra HPV e autofagia, che ha portato all’ipotizzabile sviluppo di nuove strategie antivirali volte a limitare l’infettività dell’HPV e non solo ma anche evidenziando somiglianze e differenze con i meccanismi adottati da altri oncovirus. Ad esempio un digiuno di 16 ore innesca l’autofagia, la cosiddetta pulizia della spazzatura cellulare. Le 16 ore servono quindi al corpo come riposo e inoltre sgravano l’intestino. La natura ci offre degli strumenti per aiutarci a vivere nel migliore benessere possibile. Ecco che il ruolo del biologo nutrizionista e della alimentazione diventa fondamentale. La biorisonanza invece, la medicina delle frequenze, è lo strumento di cui mi avvalgo perché offre dei benefici nel tempo tangibili e ci risparmia dagli effetti collaterali di pesanti trattamenti farmacologici prolungati.


